Un socievole asociale .. che ci adesca per giocare !

Il comportamento del gatto è l’esito di milioni di anni di adattamento evolutivo: i bisnonni selvatici hanno caratteristiche, come non è difficile da immaginare, molto diverse da quelle dei “mici” che portiamo nelle nostre case e che sono, vice-versa, prodotto della storia e delle tradizioni culturali. 

L’unicità dei gatti sta proprio nel modo in cui sono stati e sono in grado di riorganizzare la loro vita in maniera spontanea e indipendente, introducendo nel regno animale il concetto di “libera iniziativa”. Cioè? Essendo per natura animali asociali, nel senso che per vivere non hanno bisogno necessariamente di interagire con altri, i gruppi e i legami a cui danno vita sono frutto di una libera scelta non dettata dunque da esigenze primarie ma dal semplice gusto per il piacere. Piacere non sessuale ma inteso proprio come divertimento puro.

Quindi svelato il mistero, a questo serve la simpatia: a instaurare rapporti utili al genio e alla creatività dei nostri amici e, non da ultimo, a farli giocare. Chiamata dagli etologi “stravaganza comportamentale”, si è inclini oggi a pensare che giocare sia per i gatti una sorta di ginnastica, un modo estroso di sgranchirsi ossa e muscoli e per tenere allenati intelletto e cinque sensi . Una sorta di “kung fu” felino in cui si esprimono all’infinito e talvolta in maniera incredibile.

– tratto dal Magazine “Il Gatto ” –