Le popolazioni Walser a Gressoney

Genti alemanne chiamate Walser , dopo aver valicato il Monte Rosa, ne colonizzarono le vallate. Gressoney rivela le sue origini nella lingua, nelle tradizioni, nell’architettura, composta con l’aiuto dello splendido ambiente naturale.

I Walser hanno scritto una delle più belle storie “minori”, fra i tanti popoli delle alpi. I nomi, il costume e le tradizioni, le case, i racconti ci parlano di un popolo che seppe placare la natura severa, affrontandola a viso aperto, o plasmandola con intelligenza e senso estetico.

Nomadi viaggiatori, raffinati agricoltori e costruttori, traggono, da territori avari, risorse per le famiglie e pietre e tronchi per le case. Affrancatisi dai gioghi medievali sono stati intraprendenti mercanti, vendendo stoffe nei paesi prima attraversati. Seppero poi accogliere i romantici viaggiatori inglesi del “Grand Tour” , alla scoperta delle alpi e, con tipica discrezione si fecero amare dalla Regina Margherita. La Sovrana d’Italia soggiornò a Gressoney nel castello di pietra in stile medievale fatto costruire nello splendido bosco del “Belvedere”.

Oggi, la cultura Walser è una parlata gelosamente difesa, costruzioni e ambiente curato, manifestazioni religiose e di festa, incorniciate dai colori forti e dalle filigrane dorate del costume femminile, ma anche gastronomia, con piatti ” difficili” e sapori veri, oppure lavori di falegnameria o di ricamo degli artigiani locali.

Da molti anni, questa terra di Walser è un’attraente località, ma resta lo scenario di sapore particolare, come un aperitivo nella piazzetta o una passeggiata nei fianchi boscosi della vallata, dove ti aspetti di veder una regina e di entrare nella leggenda che hai sentito raccontare la sera prima.